Sappiamo che i ragazzi e i bambini che presentano una condizione di plusdotazione intellettiva, spesso presentano anche una sperimentazione amplificata delle emozioni, ossia vivono le emozioni in maniera più intensa degli altri, si dice che “sentono di più” perché “vedono” di più quindi, grazie ad una ipersensibilità, una sorta di “amplificatore emotivo” che è dovuto proprio al fatto che percepiscono, comprendono tutta una serie di informazioni che quindi poi fanno fatica a gestire emotivamente.
Come possiamo quindi aiutarli nel gestire le emozioni?
Allora innanzitutto hanno un fortissimo bisogno di essere compresi in questa loro ipersensibilità che molto spesso li porta anche ad essere ipercritici, non solo verso gli altri, ma anche verso se stessi. Quindi il primo step è proprio trasmettere comprensione: “mi rendo conto che questa cosa ti sta preoccupando tanto, mi rendo conto che questa cosa ti sta facendo molto arrabbiare”…
Utilizzare l’intelligenza per aiutarli a gestire le emozioni
Dopodiché dobbiamo sfruttare la loro capacità logica proprio per aiutarli ad acquisire un nuovo punto di vista su certe situazioni, perché molto spesso l’essere pervasi da emozioni molto forti, significa per loro sperimentare la difficoltà a mettersi dall’altro punto di vista e quindi far fatica a focalizzare il vissuto emotivo magari di altri.
Nella mia esperienza clinica, ho potuto notare come sfruttare la loro capacità intellettiva può tornare a vantaggio nella gestione delle emozioni, quindi proprio quell’aspetto che causa (tra virgolette) la loro difficoltà a gestire le emozioni, può essere utilizzato a loro vantaggio per farli ragionare, ad esempio, sul perché l’altra persona ha agito in un determinato modo,
Quindi prima Comprendi poi attiva la logica
Un modo per aiutarli ad utilizzare la logica per gestire le emozioni è utilizzare frasi del tipo: “Saì credo che ti senti in questo modo perché stai mettendo in atto questo tipo di pensiero. Qual è un altro pensiero che potremmo invece fare per sentirci meglio?”
Ecco questo ha funzionato moltissimo, proprio perché loro sono abituati a ragionare, sono abituati a pensare sulle cose sulle situazioni e quindi a fare diverse ipotesi ed anche a trovare delle soluzioni. Quindi in sintesi, prima utilizzare la comprensione con frasi del tipo : “ti capisco, mi rendo conto” e poi in un secondo momento attivare il pensiero logico per trovare soluzioni diverse dicendo ad es.: “cosa possiamo pensare per sentirci meglio? cosa possiamo pensare per capire il punto di vista dell’altro?”