Sappiamo tutti che riconoscere un bambino un ragazzo Plusdotato è importante per aiutarlo a sviluppare al meglio il suo potenziale e per evitare che inibisca questo potenziale, magari nascondendolo, proprio perché magari si sente diverso dagli altri e non vuole.
Si dice, purtroppo molto spesso erroneamente, che tanti genitori, in maniera “fanatica”, siano portati a far valutare i propri figli, senza che ce ne sia una reale necessità. In realtà questa è un’informazione molto falsa, nel senso che quello che io ho visto nella mia esperienza decennale, con questi genitori, è che a volte può esserci addirittura una resistenza, da parte loro, a far valutare il proprio figlio per due motivazioni.
La prima è che molto spesso si sentono un po’ a disagio nel portare il proprio figlio di fronte ad un esperto, nonostante sospettino che sia plusdotato, perchè hanno paura di essere tacciati come “fanatici” o “superbi” e quindi evitano.
La seconda motivazione è che magari hanno timore paradossalmente di veder svanire l’idea che il bambino e il ragazzo sia plusdotato quindi hanno timore che attraverso una valutazione non venga confermata l’idea della plusdotazione per il proprio figlio. Bisogna tener conto che anche se dalla valutazione non dovesse emergere un Quotizente Intellettivo (QI) alto, non significa che non ci siano aspetti di talento che possono essere rilevati in altro modo.
Ecco perchè ritengo che sia importante orientare e rassicurare al meglio i genitori, proprio per questo quello che proponiamo presso il Centro Studi Forepsy di Roma, è un primo colloquio informativo gratuito solo con i genitori, in modo da raccontarci con calma tutta la storia del bambino e del perché si sospetta che sia plusdotato e se è il caso o meno di procedere ad una valutazione, ascoltando anche i timori dei genitori e cercando di capire se c’è una reale necessità, dovuta magari ad un disagio, un disturbo o una difficoltà emotiva del bambino.
Il colloquio è finalizzato anche a capire se c’è una difficoltà da parte loro, ossia dei genitori stessi, a gestire le sue esplosioni di rabbia, la sua fatica a gestire determinate emozioni, la sua difficoltà a socializzare con gli altri che potrebbe esserci, come sappiamo, ma che potrebbe anche non esserci.
In sintesi il punto è che se sei un genitore di un bambino o di un ragazzo plusdotato o hai il sospetto appunto che lo sia e il timore di farlo valutare, non sei sicuro dell’opportunità della valutazione, hai il diritto di chiedere informazioni, ma è bene affidarti ad un esperto in plusdotazione intellettiva, che sappia guidarti in maniera molto rispettosa verso la possibilità o meno di questa valutazione.
ATTENZIONE! Non è detto che se si prenota un colloquio informativo gratuito presso il nostro centro, per forza poi si debba procedere alla valutazione, anzi molto spesso quando vengono da noi genitori di bambini molto piccoli e se non ci sono particolari problemi evidenti, ma c’è solo magari una curiosità a capire se il bambino o il ragazzo effettivamente sia plusdotato, io tendo a scoraggiare la valutazione, nel senso che suggerisco in genere di aspettare qualche altro anno a meno che non ci sia un problema o una difficoltà.